In Forza Italia servono aquile e non sciacalli

Forza Italia ha bisogno di aquile, di persone intelligenti che si mettano al servizio del partito per il bene comune. Purtroppo, però, negli ultimi giorni, girano un po’ troppi baby sciacalli dalle nostre parti che, dotati più di arroganza e vanità che non di idee e voti, cercano visibilità rilasciando interviste a destra e a manca con l’unico scopo di costruire il personaggio e presentandosi come i nuovi rottamatori. Piccoli soldatini rimasti finora al calduccio nelle retrovie, mentre il resto del partito era impegnato al fronte, giocano ora a fare i generali, pretendendo in maniera del tutto arbitraria e autoreferenziale di impartire ordini agli altri su cosa occorra fare o non fare e su chi vada premiato e chi rottamato. Andateci piano e cercate di essere seri: l’unico che ha leadership e un indiscutibile consenso elettorale è e resta il presidente Berlusconi il quale sa esattamente come rilanciare il partito e come ridare slancio a Forza Italia. Del resto, se neppure il presidente Berlusconi pretende di impartire ordini, perché tutti sanno che egli ricerca sempre il confronto con tutti noi, non si capisce come questo diritto se lo possano arrogare altri. Cercare quindi di trarre profitto personale indebolendo il partito è davvero meschino e irriguardoso, soprattutto nei confronti del nostro unico leader che tanto si è speso e si sta spendendo per Forza Italia.